Benvenuti a questo viaggio culinario, un’avventura che ci porterà a esplorare due mondi apparentemente distanti, ma che in realtà nascondono sorprendenti affinità. Oggi, ci immergeremo nelle profondità delle ricche tradizioni culinarie dell’Italia e del Giappone, cercando di scoprire le somiglianze nascoste tra gli ingredienti di queste due culture.
La cucina italiana e quella giapponese sono due tradizioni culinarie di grande rilievo, e sebbene il Giappone e l’Italia siano due mondi molto distanti, l’amore per la buona cucina, ricca di sapori e ingredienti genuini ci unisce indissolubilmente.
L’Italia, con la sua cucina regionale variegata e i suoi ingredienti freschi e locali, è un tesoro di sapori e aromi. Dall’olio d’oliva toscano al pomodoro san marzano della Campania, ogni ingrediente racconta una storia di terra, clima e cultura.
Dall’altra parte del mondo, il Giappone offre una cucina altrettanto ricca e diversificata. Con ingredienti come il riso, il pesce fresco, le alghe e la soia, la cucina giapponese è un’espressione della sua storia, del suo rispetto per la natura e della sua filosofia di vita.
Anche se i sapori dei vari ingredienti principali di queste due cucine sono legati alle profonde tradizioni e quindi sono molto diversi tra loro, l’importanza che gli diamo nella cucina di tutti i giorni è molto simile!
Salsa di soia e olio d’oliva
Questi due condimenti hanno una lunga storia.
Entrambi sono utilizzati in molte ricette e piatti tradizionali della loro cultura di provenienza.
La salsa di soia per i giapponesi, proprio come l’olio d’oliva degli italiani, aggiunge un sapore umami, che è uno dei cinque sapori di base insieme a dolce, salato, acido e amaro.
Entrambi possono essere usati per la preparazione dei piatti tradizionali come condimento, marinata, salsa per immersione o per cucinare, o semplicemente usati a crudo per insaporire i piatti più tipici.
Riso giapponese e pane
Ogni giorno, sulle tavole dei giapponesi e sulle tavole degli italiani, c’è sempre qualcosa che non può mai mancare. Vi è mai capitato di dimenticarvi di comprare il pane e non sapere come spiegarlo agli altri commensali? La stessa sensazione di disagio la provai quando poco prima che arrivassero i miei suoceri giapponesi a cena, mi si ruppe la vaporiera per il riso.
Una tavola giapponese senza riso, così come una tavola italiana senza pane mette una profonda tristezza.
Il riso così come il pane si può usare per accompagnare i vari sapori delle pietanze, fare la scarpetta di qualcosa che era troppo buono per rimanere nel piatto o semplicemente gustato così com’è in tutta la sua fragranza e morbidezza.
Il sapore del riso giapponese, quando viene servito, non deve essere alterato dal sale, quindi viene servito sciocco e semplicemente cotto al vapore. Questo perché il suo compito è quello di accompagnare altre pietanze che invece sono ricche di sapori e spesso molto salate. Molto simile al concetto di pane toscano!
Tofu e formaggio
Il tofu e il formaggio, oltre ad essere entrambi ricchi di calcio, condividono alcune somiglianze interessanti.
Entrambi dall’aspetto bianco e morbido possono essere utilizzati in cucina come topping o semplicemente gustati nella loro semplicità.
Possono avere sia un sapore delicato e neutro, oppure possono presentare una gamma di sapori più ampia, da dolce a piccante, speziati e/o aromatici.
La loro texture può variare da setosa a compatta oppure cremosa, granulosa o elastica, a seconda del tipo.
Anche nelle cucine giapponesi, così come nelle cucine italiane, quando il tofu viene servito per essere gustato nella sua semplicità, allora verrà posizionato al centro della tavola, cosicché tutti possano servirsene, proprio come un bel tagliere di formaggi!
Shiso e basilico
Avete presente quelle foglie verdi e aromatiche usate per servire il sushi? Si chiama Shiso!
Ricordo ancora quando entrai per la prima volta in un supermercato giapponese, mio marito mi fece vedere queste interessanti foglioline e me le descrisse come il basilico giapponese!
Rimasi un po’ basita essendo una grande amante del basilico, ma in effetti, hanno molte cose in comune!
Entrambi dal profumo fresco e pungente, possono essere entrambi utilizzati per fare un ottimo pesto!
Infatti il Shiso, così come il basilico provengono dalla stessa famiglia della menta e quindi possiamo trovare molte similitudini nei loro sapori anche se a primo impatto ci sembrano molto diversi.
Entrambe le erbe sono note per il loro aroma fresco e distintivo.
Il Shiso offre un bouquet di sapori che evocano il mentolo, il limone, la cannella, l’anice stellato e il coriandolo, con un tocco di menta, basilico, chiodi di garofano e liquirizia. Il basilico, d’altra parte, è amato per il suo gusto dolce e leggermente piccante.
Inoltre, il Shiso e il basilico sono ricchi di nutrienti essenziali. Il Shiso è noto per i suoi alti livelli di antiossidanti e vitamine come la C, la A e la K. Il basilico, allo stesso modo, è apprezzato per le sue proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie.
conclusione
Abbiamo visto come ingredienti apparentemente diversi possano raccontare storie simili, come possano esprimere l’amore per la terra, il rispetto per la natura e la passione per la buona cucina che uniscono queste due nazioni.
Abbiamo scoperto che, nonostante le distanze geografiche e le differenze culturali, esiste un filo invisibile che lega la pasta italiana al riso giapponese, l’olio d’oliva alla soia, il basilico allo Shiso.
Questo confronto ci ha permesso non solo di apprezzare la ricchezza e la diversità delle nostre tradizioni culinarie, ma anche di riconoscere l’umanità comune che ci unisce.
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